Lo confesso, ho un vizio segreto: non sopporto i Reality in tv, ma tutti gli anni mi inchiodo a guardare L’Isola dei Famosi. Non chiedetemi perché, non sopporto il Grande Fratello, La Talpa e X-Factor, ma l’isola mi prende. Chi critica a priori questi spettacoli e chi li segue parla spesso di “voyeurismo” ma credo che le motivazioni di chi segue con assiduità queste trasmissioni siano di altro tipo. Credo che ci sia, alla base, una voglia di identificazione.
Mi spiego: l’essere umano è sempre alla ricerca di nuove esperienze da vivere, di situazioni in cui provare se stesso, ovviamente quasi nessuno può avere il tempo o l’opportunità di vivere avventure in luoghi esotici o in situazioni estreme, quindi seguire le vicende di altri e identificarsi volta per volta in un personaggio è vivere per delega altre esperienze.
Se vogliamo è l’equivalente di quel che succedeva un tempo col pettegolezzo o con i racconti, apprendere cose nuove senza un’esperienza diretta, il reality non è che la stessa esperienza fatta con i mezzi di cui disponiamo ora, questa premessa mi porta al succo del discorso; l’identificarsi.
Il /la vincitrice di quest’ anno è Vladimir Luxuria. Sappiamo tutto della sua storia: prima provocatrice, poi impegnata in politica, ora si vedrà. Sopratutto “transgender” anche l’anno scorso c’erano personaggi trasgressivi e sopra le righe, vedi Malgioglio, o comunque gay, come Cecchi Paone, ma è difficile per la gente identificarsi con un signore che ricorda tanto il prof noioso delle medie, e ancora meno con una caricatura come Malgioglio.
La Lussy, secondo me, non è personaggio, è “persona”, ha dimostrato, nella sua diversità di essere invece un essere umano che dalla sua vita, dalle sue esperienze, ha fatto tesoro per crescere moralmente, umanamente e diventare quello che si dice “una bella persona”, ognuno può trovarsi in sintonia con almeno un aspetto del suo carattere, sensibilità, diplomazia, empatia verso gli altri, altruismo, correttezza e, qualche volta, risentimento e malignità, sono quindi contenta di questo risultato.
Per una volta ha vinto (se è vero che il risultato viene dal voto della gente) una persona che cerca di esprimere verso gli altri sentimenti positivi, che cerca di “ comportarsi bene”, seguendo una sua etica. Alla faccia delle bellone che vanno avanti appoggiandosi sul lato B o degli improbabili latin-lover (vagamente coatti) che vogliono affermarsi attraverso l’ufficio di collocamento targato Simona Ventura.
P.S. Una citazione speciale a Carlo Capponi: Carletto, sei mitico!
Mi spiego: l’essere umano è sempre alla ricerca di nuove esperienze da vivere, di situazioni in cui provare se stesso, ovviamente quasi nessuno può avere il tempo o l’opportunità di vivere avventure in luoghi esotici o in situazioni estreme, quindi seguire le vicende di altri e identificarsi volta per volta in un personaggio è vivere per delega altre esperienze.
Se vogliamo è l’equivalente di quel che succedeva un tempo col pettegolezzo o con i racconti, apprendere cose nuove senza un’esperienza diretta, il reality non è che la stessa esperienza fatta con i mezzi di cui disponiamo ora, questa premessa mi porta al succo del discorso; l’identificarsi.
Il /la vincitrice di quest’ anno è Vladimir Luxuria. Sappiamo tutto della sua storia: prima provocatrice, poi impegnata in politica, ora si vedrà. Sopratutto “transgender” anche l’anno scorso c’erano personaggi trasgressivi e sopra le righe, vedi Malgioglio, o comunque gay, come Cecchi Paone, ma è difficile per la gente identificarsi con un signore che ricorda tanto il prof noioso delle medie, e ancora meno con una caricatura come Malgioglio.
La Lussy, secondo me, non è personaggio, è “persona”, ha dimostrato, nella sua diversità di essere invece un essere umano che dalla sua vita, dalle sue esperienze, ha fatto tesoro per crescere moralmente, umanamente e diventare quello che si dice “una bella persona”, ognuno può trovarsi in sintonia con almeno un aspetto del suo carattere, sensibilità, diplomazia, empatia verso gli altri, altruismo, correttezza e, qualche volta, risentimento e malignità, sono quindi contenta di questo risultato.
Per una volta ha vinto (se è vero che il risultato viene dal voto della gente) una persona che cerca di esprimere verso gli altri sentimenti positivi, che cerca di “ comportarsi bene”, seguendo una sua etica. Alla faccia delle bellone che vanno avanti appoggiandosi sul lato B o degli improbabili latin-lover (vagamente coatti) che vogliono affermarsi attraverso l’ufficio di collocamento targato Simona Ventura.
P.S. Una citazione speciale a Carlo Capponi: Carletto, sei mitico!
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