sabato 21 marzo 2009

IL PESO DELLE PAROLE

Nuovi sviluppi sul caso dello stupro alla Caffarella: arrestati altri due rumeni, sembra che stavolta siano quelli giusti.

Non voglio parlare delle indagini prima sbagliate e ora giuste.
Non voglio parlare dei comportamenti dei gruppi o ronde che danno la caccia allo straniero perchè brutto, sporco e cattivo.

Voglio parlare delle parole che usano i giornalisti (presumibilmente laureati, preparati, con esperienza e proprietà di linguaggio).

Telegiornale RAI delle 9,30.

Quello breve con la traduzione per i non udenti.

La notizia viene data in meno di un minuto.

In questo breve tempo i due arrestati vengono definiti: "Rumeni", "extracomunitari" (complimenti per la precisione), "stranieri".

Tre parole che sicuramente nell'italiano corrente non suonano come positive.

Non sono mai stati definiti "uomini" o "persone".

E' possibile che chi si occupa d’informazione non comprenda il peso delle parole?
O lo comprende troppo bene e le usa di proposito?

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