"Il quadro è desolante.
Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.
Il controllo dei "media" non serve soltanto a procacciar voti ma soprattutto a trasformare l'antropologia d'una nazione.
Ed è questa trasformazione che ha imbarbarito la nostra società, l'ha de-costruita, de-politicizzata, frantumata, resa sensibile soltanto a precarie emozioni e insensibile alla logica e alla razionalità.
Chi non è d'accordo è comunista.
E firme di intellettuali o sedicenti tali accreditano questo scempio culturale e questa menzogna."
La frase sopra riportata è un brano dell'articolo di Scalfari pubblicato oggi su "LA REPUBBLICA".
Sintetizza benissimo cosa sta succedendo in Italia, con la provvidenziale cortina fumogena del terremoto in Abruzzo.
In questi giorni vari colpi di mano sono in corso: la scalata ai vertici RAI.
Vanificare il referendum sulla legge elettorale.
Far passare sotto silenzio l'appello del Presidente Napolitano sui decreti "Omnibus" che servono per far passare le norme che convengono agli amici.
Persino far dimenticare la crisi economica.
Continuo a pensare che l'indipendenza dei mezzi di comunicazione di massa sia fondamentale per la democrazia e i recenti attacchi a Santoro e a "Report" della Gabanelli lo dimostrano.
Ma in Italia c'è sempre (per loro fortuna) un'emergenza che ci fa dire "NON E' IL MOMENTO".
Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.
Il controllo dei "media" non serve soltanto a procacciar voti ma soprattutto a trasformare l'antropologia d'una nazione.
Ed è questa trasformazione che ha imbarbarito la nostra società, l'ha de-costruita, de-politicizzata, frantumata, resa sensibile soltanto a precarie emozioni e insensibile alla logica e alla razionalità.
Chi non è d'accordo è comunista.
E firme di intellettuali o sedicenti tali accreditano questo scempio culturale e questa menzogna."
La frase sopra riportata è un brano dell'articolo di Scalfari pubblicato oggi su "LA REPUBBLICA".
Sintetizza benissimo cosa sta succedendo in Italia, con la provvidenziale cortina fumogena del terremoto in Abruzzo.
In questi giorni vari colpi di mano sono in corso: la scalata ai vertici RAI.
Vanificare il referendum sulla legge elettorale.
Far passare sotto silenzio l'appello del Presidente Napolitano sui decreti "Omnibus" che servono per far passare le norme che convengono agli amici.
Persino far dimenticare la crisi economica.
Continuo a pensare che l'indipendenza dei mezzi di comunicazione di massa sia fondamentale per la democrazia e i recenti attacchi a Santoro e a "Report" della Gabanelli lo dimostrano.
Ma in Italia c'è sempre (per loro fortuna) un'emergenza che ci fa dire "NON E' IL MOMENTO".
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